Tre “vigilanti”, un “vigilato” e gli Stati (generali) a rischio default

Stati generali dell’economia tra gli stucchi e gli affreschi di Villa Pamphili. Li vuole il premier Conte e li vuole in “mondovisione”.

Tanto è vero che saranno collegati in videoconferenza nientepopodimenoche Ursula Von Der Leyen, numero uno della Commissione europea, la parigrado del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Tra gli arabeschi di Villa Pamphilj a Roma, il premier convoca le cosiddette parti sociali a discutere di come rilanciare un Paese a rischio default, non ancora completamente fuori dallo tsunami Covid-19 e che ha già perso quattrocento posti di lavoro.

Obiettivo dichiarato del vertice: mettere a punto la road map per la ripartenza

Se la tempistica non è un’opinione (chiedo scusa alla matematica per averle scippato il ruolo nel celebre detto) e in questo caso non lo è assolutamente, perchè si fa ora ciò che si sarebbe dovuto fare un mese o due mesi fa?

Se si ricorre con rigoroso puntiglio a blasonate task force di superesperti per avere spunti e suggerimenti sulla direzione da prendere, perchè non si sa ancora da che parte andare, al punto da dover chiamare a raccolta “le menti brillanti” (come le ha definite il premier) per un brain storming interplanetario? Esiste un piano programmatico-operativo di Palazzo Chigi o c’è “solo” il report di Colao?

Altro interrogativo: cosa c’entrano Ursula Von Der Leien, Kristalina Georgieva e David Sassoli con il confronto tra le rappresentanze del Paese, cioè un confronto su questioni interne ad un Paese? Benissimo il contesto europeo, le regole sovranazionali da rispettare, vincoli, parametri di Bruxelles e compagnia cantante, ma saremo (ancora) in grado di decidere da soli come ripartire?

A meno che gli stucchi di Villa Pamphili servano come suggestivo spot promozionale

all’estero sulla bellezza – unica – dell’Italia, pensato magari per recuperare il ritardo del ministro degli Esteri Di Maio rispetto, ad esempio, all’iperattivismo sul versante turistico di Grecia e Turchia che da più di un mese si sono portate avanti con strategie “acchiappa-vacanzieri”.

A meno che la “compresenza” dei tre “vigilanti” internazionali non sia un assaggio della “vigilanza” prossima ventura sul nostro Paese o la dimostrazione plastica di ciò che realmente già è. Ma se così fosse, dovrebbe essere dichiarato apertamente.

Io, da cittadina italiana vorrei saperlo.

A meno che gli Stati generali dell’economia non siano un tema accattivante per rendere più suggestivo – e credibile – l’evento mediatico tra gli arabeschi della prestigiosa sede di rappresentanza del governo.

Tutto questo mentre il Parlamento, sede deputata a discutere del futuro del Paese, resta fuori. Senza stucchi e desolatamente chiuso. A meno che…
Lucia

Ph: Galleria Doria Pamphilj

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here